Fondazione Antonio Ratti

Yona Friedman

Public Improvisations

Artists' Research Laboratory (XIV CSAV)
1–23 Agosto 2008

"L'arte può essere considerata come un'espressione dell'individuo in relazione con la comunità , ed è sempre indirizzata a qualcuno. Un'opera d'arte trasmette un messaggio, senza includere i codici per la sua comprensione. Il messaggio potrebbe essere anche solo per l'artista. Tutti hanno qualcosa da trasmettere, quindi siamo tutti potenziali artisti. Non esiste un oggetto che non possa essere considerato opera. Dobbiamo aiutare chiunque senta il bisogno di diventare artista a trovare un codice tecnicamente semplice per il proprio messaggio e questi codici hanno la caratteristica di essere improvvisati. L'arte inizia con l'improvvisazione così come l'intelligenza. Durante il seminario Public Improvisations esploreremo l'improvvisazione, le tecniche semplici, che non necessitano istruzioni, disegni o piani complicati, perché l'arte, per essere accessibile al pubblico generale, deve utilizzare tecniche semplici, facili da adottare. L'arte pubblica improvvisata può essere esplorata ovunque negli spazi pubblici: nelle strade, nei boschi, in un atrio, sul lago. Il luogo stesso è parte dell'opera d'arte."
(Yona Friedman)

Direttore
Annie Ratti
Curatori
Luca Cerizza
Anna Daneri
Cesare Pietroiusti
Coordinamento
Anna Daneri
Caterina Riva

Artista invitato

Yona Friedman (Budapest, 1923 – LA, 2020) era un architetto, teorico, saggista e artista. Friedman ha attraversato la II Guerra Mondiale sfuggendo ai nazisti ed è vissuto per circa un decennio in Israele ad Haifa, per poi stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1957. Si forma come architetto e diventa noto con il manifesto L’architecture Mobile (1958) e la sua idea di un approccio diverso alla crescita urbana con la Ville Spatiale del 1956. Sostiene i principi di un'architettura capace di comprendere le continue trasformazioni che caratterizzano la mobilità sociale, basata su infrastrutture che prevedono abitazioni e norme urbanistiche create a seconda dell'esigenza degli abitanti. Ha partecipato attivamente al clima culturale e utopico dell'architettura degli anni Sessanta, noto come “Età delle megastrutture”, sviluppando l'idea della città ponte. Ha lavorato per le Nazioni Unite e l'Unesco, attraverso la diffusione di alcuni manuali di auto-costruzione nei Paesi africani, sudamericani e in India.

Ha partecipato a numerose mostre internazionali come la Biennale di Venezia e Documenta 11 e le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei internazionali. Tra gli eventi realizzati, un progetto per il Mart di Rovereto nel 2006, una riflessione allargata sull’uso dell’architettura nella società contemporanea.


Artisti partecipanti

Knowless Eddy Knowless
BridA
Einat Amir
Elena Bajo
Elia Cantori
Ludovica Carbotta
Davide Cascio
Oppy De Bernardo
Giovanni De Lazzari
Andrea Dojmi
Mark Durkan
Audrey Lam
Marco Lampis
Gabriel Martinez
Margherita Moscardini
Marlie Mul
Massimiliano Nazzi
Treasa O'Brien
Alessandro Quaranta
Linda Quinlan
Therese Sunngren
Ciro Vitale
George Wuarburton

Exhibitions

Yona Friedman

Musée dans la rue

MOSTRA
22 Luglio–17 Agosto 2008

Corso Aperto

MOSTRA
22 Luglio 2008

Public Improvisations

MOSTRA
4 Dicembre–1 Marzo 2008

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