La collezione

La collezione tessile della Fondazione Antonio Ratti è una delle più importanti in Italia. Iniziata negli anni '50 da Antonio Ratti come fonte di ispirazione per i suoi tessuti, continua ad espandersi e affascinare nuove generazioni di creativi.

La collezione è una risorsa unica che racconta le storie tessili di diversi continenti ed epoche, dal terzo al ventesimo secolo. Oggi conta più di 3300 frammenti tessili e tra i nuclei più significativi troviamo tessuti copti e indigeno-americani, velluti italiani, scialli cachemire indiani ed europei, sete francesi, tessuti Kuba congolesi, vesti ikat centroasiatiche, cotoni stampati alsaziani e kimono giapponesi. Inoltre, 3000 libri campionario illustrano la produzione industriale tessile francese e italiana negli ultimi due secoli. Una sezione speciale è dedicata alla storia della produzione locale di seta comasca che raccoglie i primi disegni del fondatore Antonio Ratti.

Nel 1998 la collezione FAR è diventata accessibile al pubblico grazie al progetto di digitalizzazione e catalogazione e ad un ricco programma di mostre, pubblicazioni e visite guidate. Da allora la collezione si è ampliata grazie a importanti donazioni e acquisizioni, ed è oggi un punto di riferimento per studiosi, designer e studenti. La sua missione, oggi come allora, si esprime attraverso le parole di Antonio Ratti: "Nella mia vita ho sempre trovato ispirazione per la mia creatività nei musei. Voglio che gli altri possano fare la stessa esperienza".


Caveau Digitale

Nel 1998 la collezione FAR è stata resa accessibile al pubblico grazie al progetto di digitalizzazione e catalogazione. Il caveau digitale FAR è il risultato di anni di studi stratificati finalizzati a restituire ai fruitori un quadro complessivo del patrimonio, fornendo uno strumento di lavoro e ricerca aggiornato e versatile.

La sua prima versione, studiata negli anni Novanta dall'allora direttrice della collezione Chiara Buss, costituiva un unicum a livello internazionale, che permetteva l'accesso e la navigazione dell'archivio già digitalizzato. Il costante lavoro di catalogazione e l'aggiornamento della tecnologia disponibile ha portato alla creazione del caveau oggi a disposizione del pubblico. Questo strumento dà accesso ad un archivio ancora più vasto con un'architettura gerarchica - relazionale che connette i reperti tra loro, ricostruendo la rete di narrazioni che li collegano.

Per richiedere l'accesso al caveau digitale scrivere a archiviotessile@fondazioneratti.org

Tessuti Copti

Tessuti indigeno-americani

Velluti

Sete Settecentesche

Tessuti Stampati dell’Ottocento

Cravates e Nastri

Libri Campionario

Produzione Comasca

Produzione di Antonio Ratti

Abbigliamento

Scialli cachemire

Collezione Kuba

Visita

La collezione tessile è visitabile solo su appuntamento.
Per info e prenotazioni: info@fondazioneratti.org