Scialli cachemire
Gli scialli cachemire hanno raggiunto l'Europa nella metà del diciottesimo secolo, quando ne è iniziata l’importazione dall'India come beni esotici di lusso. Dopo la Rivoluzione francese, sono diventati un accessorio indispensabile da indossare con le tuniche leggere dello stile impero. Rimasero un pezzo chiave della moda femminile per tutto il XIX secolo, spesso riadattati in altri capi come abiti, mantelle e vesti da casa. La produzione fu avviata anche in Europa, ad esempio nella città scozzese di Paisley che dà il nome al motivo a forma di goccia (bothé) che adornava gli scialli cachemire.
La collezione FAR conta oltre 270 scialli cachemire risalenti alla metà del XVIII secolo fino alla fine del XIX secolo e fornisce una panoramica sulle diverse tecniche e disposizioni: ad esempio, gli scialli indiani sono stati realizzati con intrecci spolinati realizzati su telai manuali, mentre i produttori europei hanno utilizzato intrecci eseguiti con telai a navetta. Le forme variano da rettangolare con estremità decorate a quadrate con rosetta centrale, con alcune eccezioni nei disegni patchwork. Una particolarità della collezione è costituta dal nucleo Antony Berrus, direttore di una delle più famose aziende parigine che creò disegni di scialli nell'Ottocento, la cui opera è rappresentata nella collezione da 4 album contenenti 634 disegni realizzati tra il 1859 e il 1863.