Joseph Kosuth (Toledo, Ohio, 1945) vive e lavora a New York. Kosuth è uno dei pionieri dell'arte concettuale. Negli anni Sessanta ha dato vita a opere basate sul linguaggio e sulle strategie di appropriazione, che interrogano la relazione tra parole e oggetti e il ruolo del linguaggio e del significato all’interno dell’arte. Nel 1965 si trasferisce a New York per studiare presso la School of Visual Arts. Poco dopo abbandona la pittura e inizia a realizzare lavori concettuali, che vengono esposti per la prima volta nel 1967 nello spazio espositivo co fondato dall’artista: Museum of Normal Art. Nel 1969 realizza la sua prima mostra alla Galleria Leo Castelli, New York e diventa editore del giornale Art and Language. Dal 1972 al 1973 Kosuth studia filosofia antropologica con Stanley Diamond presso The New School for Social Research, New York. Lo sviluppo del suo lavoro negli anni Sessanta e Settanta viene fortemente influenzato dalla filosofia, in particolare dalle teorie di Ludwig Wittgenstein.

Kosuth ha partecipato a importanti rassegne internazionali tra cui: Documenta 5, 6, 7 e 9 (1972, 1978, 1982, 1992) e la Biennale di Venezia (1976, 1993, 1999). Nel 2007 ha esposto Il Linguaggio dell'Equilibrio al Monastero Armeno Mechitarista nell’isola di San Lazzaro degli Armeni, Venezia. Nel 2009, ha installato Neither Appearance Nor Illusion al Louvre. Tra i premi ricevuti: il Frederick Weisman Award, 1991, la Menzione d'Onore alla Biennale di Venezia, 1993 e il Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettres dal governo francese nel 1993. Ha ricevuto nel 1968 la borsa di studio della Cassandra Foundation e nel 2001 la Laurea Honoris Causa, dottorato in filosofia e lettere alla università di Bologna. Nel 2003 ha ricevuto la decorazione d’onore dalla repubblica d’Austria per la scienza e la cultura.

Ana Vaz, Margherita Mendes

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