Fondazione Antonio Ratti

Lynne Cooke

Intrecciare le storie: tessuti e astrazione modernista

CONFERENZA
18 Luglio 2024
FAR – Villa Sucota

La storia dell’arte modernista sottovaluta e marginalizza lo status delle arti tessili rispetto alle belle arti, alla pittura e alla scultura. Relegata alle arti pratiche o all' artigianato e genderizzata come pratica femminile, il tessuto è largamente assente dalle narrazioni canoniche. La mostra Woven Histories: Textiles and Modern Abstraction contesta queste gerarchie profondamente radicate, tracciando intersezioni chiave tra il tessile e l’arte astratta lungo il corso del ventesimo secolo e offrendo una molteplicità di testimonianze, in un coro di artisti un tempo considerati "minori".

Tra i temi che la mostra tratta ci sono: il ruolo delle culture tessili nella preservazione del patrimonio culturale e nella continua costruzione di comunità; i modi in cui l’astrazione, un tempo considerata il linguaggio modernista preminente, è stata periodicamente revitalizzata da scambi tra forme tessili, media e soggetti; e le tecniche contemporanee impiegate per la produzione di tessuti e indumenti, anche rispetto all'impatto negativo sul piano ecologico e della sostenibilità. Ponendo al centro artisti cancellati o ignorati dalle narrazioni tradizionali a causa dei loro genere, razza, etnia, e classe, la mostra mette il loro lavoro in dialogo con i loro contemporanei istituzionalizzati da molto tempo.

A partire dalle avanguardie storiche a ridosso della prima guerra mondiale in Europa nel 1914, questa conferenza mette in luce i contributi pionieristici di artiste donne come Anni Albers, Sophie Taeuber Arp, Sonia Delaunay e Liubov Popova. Per quanto riguarda il dopoguerra, parla di alcune artiste che lavoravano con le fibre, tra cui Lenore Tawney, Sheila Hicks e Olga de Amaral, insieme alle loro contemporanee più conosciute, come Eva Hesse, Agnes Martin, Yayoi Kusama e altre. Per analizzare l’attuale fioritura del tessile come tecnologia, materiale e tematica nelle pratiche artistiche di tutto il mondo, ci si rivolge invece a figure fondamentali come Rosemarie Trockel, Igshaan Adams, Jeffrey Gibson, e Ann Hamilton.


Lynne Cooke è Senior Curator nel Department of Modern and Contemporary Art alla National Gallery of Art, Washington DC. Dal 2012-2014 è stata Andrew W. Mellon Professor al Center for Advanced Study in the Visual Arts, National Gallery of Art. In precedenza è stata chief curator e deputy director del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in Madrid dal 2008 al 2012 ed + stata curatrice alla Dia Art Foundation dal 1991 al 2008. Nel 1991, Cooke ha co-curato il Carnegie International, e da quel momento è diventata autrice di numerose e importanti mostre, tra cui la decima Biennale di Sydney (1996), Rosemarie Trockel: Cosmos (2012) e Outliers and American Vanguard Art, 2018. Ha pubblicato ampiamente, incusi testi su Agnes Martin, Francis Alys, Zoe Leonard, James Castle, e Bridget Riley.

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