Fondazione Antonio Ratti

Collezionare tessuti

SIMPOSIO
20–21 Settembre 2012
FAR – Villa Sucota

La famiglia Ratti e la Fondazione hanno ricordato il decimo anniversario della scomparsa di Antonio Ratti (1915-2002) con un convegno internazionale dedicato al tema del collezionismo tessile.
Il convegno, articolato in tre sezioni tematiche, ha affrontato questioni diverse

  • della figura del collezionista di tessuti, delle sue passioni e dei suoi interessi;
  • della nascita e della identità dei musei specializzati dedicati al tessile;
  • della difficoltà di esporre al pubblico questi particolarissimi artefatti.

Dopo il saluto di Annie Ratti, Presidente della Fondazione e l'intervento delle autorità locali, Francina Chiara ha avuto il compito di illustrare la formazione della collezione tessile di Antonio Ratti che attualmente costituisce la collezione della FAR. Al convegno hanno aderito i più prestigiosi musei del mondo, tra i quali il Metropolitan Museum of Art di New York, il cui l'allora direttore Tom Campbell (primo direttore dell'Antonio Ratti Textile Center dello stesso museo) che ha ripercorso il rapporto decisivo tra Antonio Ratti e il MET.

Nel pomeriggio della prima giornata, dedicato alla figura del collezionista, sono intervenute Annette Schiek dal Deutsche Textilmuseum di Krefeld, Aurélie Samuel del Musée Guimet di Parigi e Paola Ruffino dal Museo civico d'Arte Antica di Torino che, attraverso collezionisti tessili di epoche e paesi differentii quali Jakob Krauth, Krishna Riboud e Riccardo Gualino, hanno illustrato le collezioni dei loro musei. Seth Siegelaub, poliedrica figura di collezionista d'arte contemporanea, libri e tessuti ha chiuso il pomeriggio raccontando quali sono al giorno d'oggi le motivazioni che spingono al collezionismo.

Nella mattinata del 21 settembre il tema affrontato è stato quello della nascita dei musei tessili, attraverso gli interventi di Angela Völker del MAC di Vienna e Jacqueline Jacquè del Musée de l'Impression sur Etoffes di Mulhouse, che per molti anni sono state figure di riferimento nei rispettivi musei. Eulalia Morral i Romeu dal CMDT di Terrasa e Filippo Guarini dal Museo del Tessuto di Prato hanno raccontato del rapporto tra le istituzioni da loro dirette e i rispettivi distretti tessili.
L'ultima sessione, nel pomeriggio del 21 settembre, si è occupata del complesso problema dell'esposizione dei tessili, manufatti fragili per natura. Si è passati dall'esempio dello storico allestimento del Musée des Tissus di Lyon, rappresentato dal direttore Maximilien Durand, all'esperienza di Magdalena Droste, famosa studiosa del Bauhaus che ha raccontato della sua esperienza nell'allestimento dei tessili del Bauhaus, per concludere con l'intervento di Sonnet Stanfill che si è focalizzato su come il Victoria & Albert di Londra sempre più spesso includa i tessili nelle mostre dedicate alla moda.

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