Fondazione Antonio Ratti

Francina Chiara

Galeotto fu il foulard: Emilio Pucci e Giuseppe Ravasi

CONFERENZA
12 Dicembre 2013
FAR – Villa Sucota

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L'incontro, organizzato nell'ambito del programma Silk Reloaded ideato e promosso dalla Fondazione Setificio e Associazione Ex Allievi del Setificio con Museo didattico della Seta e ISIS Setificio P. Carcano, analizza e approfondisce i rapporti di collaborazione tra Emilio Pucci e Giuseppe Ravasi, ponendo l'attenzione sul lavoro del produttore comasco e definendo il suo ruolo all'interno della "vicenda Pucci".

L'operazione di successo che vede i due personaggi coprotagonisti ha alla base il foulard stampato in twill di seta che rappresenta il prodotto comasco di punta del dopoguerra. Le creazioni frutto della collaborazione emergono per i disegni originali e spiritosi, per le combinazioni di colore attinte dalle tonalità della natura, per la trasformazione del quadrato rappresentato dal foulard nel cutting pattern delle camicette siglate Emilio che conquistano le dive del cinema e i grandi magazzini americani. Il successo di Pucci ha però offuscato il ruolo svolto da Giuseppe Ravasi nell'affermazione della firma che, senza i disegnatori usciti dalla scuola di Setificio, i tintori in grado di mettere a punto il rosa Emilio ispirato dalle bouganvilles dell'isola di Capri e gli stampatori che facevano della precisione e della nitidezza delle forme il loro credo, avrebbe avuto certamente una storia differente.

La ricerca alla base della conferenza è stata condotta da Francina Chiara su invito del Modemuseum di Hasselt in occasione della mostra Moda Made in Italy, in cui hanno trovato spazio anche tessuti provenienti dall'area comasca grazie alla collaborazione che ha coinvolto la Fondazione Antonio Ratti e il museo della città belga.

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