Fondazione Antonio Ratti

Manuel Orazi, Riccardo Blumer

Incontri FAR - Architettura e spazi di produzione

CONFERENZA
11 Febbraio–14 Gennaio 2022
FAR - Villa Sucota

Ore 18 presso Villa Sucota (via per Cernobbio,19)
ARCHITETTURA E SPAZI DI PRODUZIONE
Una conversazione con Riccardo Blumer (architetto) e Manuel Orazi (storico dell'architettura)

Una particolare attenzione all’architettura e alla definizione di spazi esterni ed interni è stata l’elemento di ricerca e rinnovo costante che ha contraddistinto le attività di Antonio Ratti: dalle strutture innovative degli anni ‘50, plasmate da un’architettura funzionale, fino agli anni ‘90 con gli uffici disegnati da Luigi Caccia Dominioni che completano il ciclo di produzione. La fabbrica progettata e realizzata da Tito Spini presenta, già dalle sue prime strutture, esempi di un approccio capace di rispondere alle esigenze della qualità dell’ambiente lavorativo così come conseguenza di una consapevolezza ecologica. Questo modello di collaborazione tra Antonio Ratti e l’architettura rimane essenziale nelle attuali trasformazioni delle dinamiche lavorative e sociali. In costante cambiamento, in particolare per i nuovi sviluppi tecnologici, il rapporto tra lavoro, spazio e produzione riconferma il ruolo centrale dell’architettura.

Riccardo Blumer, laureato Architettura al Politecnico di Milano, si è formato presso lo studio di Mario Botta. Ha progettato numerosi edifici, allestimenti e arredi, tra cui prodotti di design che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti. Lavora in gruppo come Blumerandfriends, con cui ha elaborato gli “Esercizi Fisici di Design ed Architettura”, installazioni permanenti e temporanee, esercizi didattici, conferenze e seminari. Dal 2017 al 2021 è direttore dell’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana a Mendrisio dove è professore di Progettazione architettonica e Introduzione al processo creativo.

Manuel Orazi (1974) ha studiato presso l'Università Iuav di Venezia ed è dottore di ricerca in Storia dell'architettura e della città. Ha insegnato nelle Università di Camerino, Bologna e Ferrara. Dal 2003 lavora presso la casa editrice Quodlibet di Macerata dove cura alcune collane dedicate all'architettura, al paesaggio e alla città. Collabora con il quotidiano Il Foglio, le riviste Domus, Log e occasionalmente con altri periodici e riviste online. Ha tenuto conferenze e seminari presso l’École polytechnique fédérale di Losanna, l'Architectural Association di Londra, l'Accademia di Architettura di Mendrisio, l’École des hautes études en sciences sociales (EHESS) di Parigi, l'Università di Belgrado, La Biennale di Venezia e in varie università italiane. Ha studiato in particolare l'opera di Yona Friedman, pubblicando insieme con lui il volume The Dilution of Architecture, a cura di Nader Seraj, Zurich, Park Books 2015. Ha curato inoltre l'edizione italiana di Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour, Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica, Macerata, Quodlibet 2010 e quella francese di Rem Koolhaas, Études sur (ce qui s'appelait autrefois) la ville, Paris, Payot & Rivages 2017.

Ingresso libero
Per info: info@fondazioneratti.org

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