Chiara Buss
Storia e storie tessili tra Asia e Europa dal 7° al 17° secolo
GIORNATA STUDIO
2–30 Ottobre 2020
FAR - Villa Sucota
I materiali tessili in Europa, dal 7° al 17° secolo: produzione, influenze incrociate, significati simbolici e destinazioni d'uso
Nel corso degli incontri è stata esaminata l'evoluzione della produzione tessile nel bacino del Mar Mediterraneo e nelle città italiane, spagnole e francesi dal 7° al 17° secolo, con particolare accento sulla produzione aulica per abbigliamento e arredo di sete operate, ricami, pizzi e applicazioni di materiali suntuari. Al fine di rendere comprensibile l'evoluzione disegnativa dei tessuti, inscindibile dalla tecnica di tessitura, dalla qualità delle materie impiegate e della loro lavorazione, sono state illustrate le armature base della tessitura serica, le tipologie e l'origine geografica di fibre, sostanze coloranti e filati metallici, nonchè i sistemi di approvvigionamento e finanziamento dell'industria tessile, dal medioevo al rinascimento, per poi analizzare le influenze orientali mediate dalle Compagnie delle Indie, nel corso del Seicento. In parallelo, sono stati indagati i significati simbolici di schemi compositivi e motivi decorativi, di fibre e colori, e della loro destinazione d'uso nell'abbigliamento e nell'arredo. E' stato messo a fuoco il ruolo del materiale tessile nell'ambito di quella struttura del lusso impiegata come strumento di comunicazione del potere politico, economico e personale.A concludere ognuna delle lezioni è stato illustrato un caso curioso - sostenuto da documentazione certa e di recente scoperta atto a sottolineare l'enorme importanza economica/politica/religiosa dei tessuti di seta nella struttura sociale del periodo preso in esame. Ogni lezione frontale è stata seguita da una seduta di laboratorio sui reperti del periodo illustrato o a loro complementari - conservati presso le collezioni tessili della FAR.
Chiara Buss laureata in storia dell'arte alla Columbia
University di New York nel 1971, specializzata in paleografia alla
Scuola dell'Archivio di Stato di Milano. Nel 1974 inizia gli studi in
storia del tessuto con Donata Devoti dell'Università di Pisa e sino al
1988 scheda i tessuti antichi per la Soprintendenza della Lombardia. Nel
1979 è socio fondatore del Centro Italiano per lo Studio della Storia
dei Tessili e dal 2004 membro del Comité de Direction del CIETA (Centre
International pour l'Etude des Tissus Anciens) di Lione. Ha pubblicato numerosi studi e libri sull'argomento, spesso anche in
edizione inglese e alcuni in edizione francese, tedesca, giapponese e
cinese. Ha insegnato storia dei tessili in scuole specialistiche come la
Domus Academy e la Nuova Accademia di Milano; dal 2000 insegna alla
Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte della Università
Cattolica di Milano e dal 2010 al Fashion Institute of Technology di New
York presso il Politecnico di Milano. Ha progettato e curato numerose
mostre sulla storia dei tessuti e della moda in Europa e nel Nord
America. Ha progettato i primi due cataloghi multimediali di collezioni
tessili in Italia: quello del Museo Poldi Pezzoli di Milano (1995) - per
il quale ha ricevuto il premio Compasso d'oro dalla Triennale di Milano
- e quello del Museo Tessile della Fondazione Antonio Ratti, Como
(1998).
Nel 1990 diviene Curatore della Collezione Tessile della Fondazione Antonio Ratti di Como, che nel 1998 trasforma in Museo Studio del Tessuto, che dirige sino al 2006. Dal 2007 al 2011, quale Direttore del Dipartimento di Arti Applicate dell'Istituto di Storia dell'Arte Lombarda, dirige il Progetto PSL (La Produzione Serica in Lombardia, dal 15° al 17° secolo) in collaborazione con nove istituzioni europee. In questo ambito ha curato i volumi 1 e 2 della collana PSL, stampati contemporaneamente in edizione italiana e inglese e, nel 2014, in traduzione cinese dal China National Silk Museum.
La sua penultima pubblicazione, I Gonzaga. Cavalieri Vesti Argenti Vino, la magna curia del 1340, è stata oggetto di un seminario interazionale che ha tenuto presso la Ecole des Hautes Etudes Scientifiques et Sociales, a Parigi, nel 2018.