Fondazione Antonio Ratti

Susan Hiller

Susan Hiller - mostra personale

MOSTRA
15 Luglio–8 Settembre 2011
Spazio Culturale Antonio Ratti

La mostra di Susan Hiller era incentrata sull'imponente ed affascinante installazione a cinque canali dal titolo PSI Girls (1999), presentata per la prima volta in Italia ed appositamente riallestita per gli spazi della Chiesa di San Francesco.

In PSI Girls cinque brevi sequenze in loop di ragazze dotate di poteri paranormali - la telecinesi - sono colte nell'atto di concentrarsi e innescare il movimento di un oggetto con la sola forza della mente. Le sequenze sono estratte da cinque celebri film (The Fury di Brian De Palma, 1978, The Craft, di Andrew Fleming, 1996, Matilda di Danny De Vito, 1996, Firestarter di Mark Lester, 1984 e Stalker di Andrei Tarkowsky, 1979), di cui Susan Hiller ha alterato i colori - trasformando ciascuna in un monocromo blu, giallo, rosso, viola e verde - e rimosso l'audio originale, sostituito da una colonna sonora unica proveniente dalla registrazione di un coro gospel della St.George's cathedral, di Charlotte, North Carolina, USA. I colori scivolano da una sequenza all'altra in ordine casuale, riverberando nell'ambiente e producendo un'alterazione costante della percezione dello spazio. L'alternanza di suono e di silenzio, combinati con i colori in movimento e la durata delle singole sequenze, produce così l'effetto ipnotico di un'opera performativa e in perenne metamorfosi.

L'opera si apre a considerazioni diverse: dalla rappresentazione della condizione "aliena" dell'età dell'adolescenza a quella dell'identità femminile, dall'uso delle fonti alle possibilità di campionamento e di manipolazione da parte dell'artista, dalla sua riflessione sul potere a quella sulla produzione dell'immaginario contemporaneo del cinema di genere. Il tutto in una condizione che oscilla da una dimensione più propriamente onirica ad una straniata ed attiva, da una estatica e sedotta dall'erotismo latente delle sequenza, ad una contemplativa e lisergica.

The Aura: Homage to Marcel Duchamp (2011), l'installazione fotografica concepita appositamente dall'artista per la mostra e che accompagna PSI Girls, amplificava ulteriormente la tensione emanata dai fantasmi di antiche credenze religiose che compaiono alterati nella contemporaneità e contribuiva ad immergere l'intera Chiesa di San Francesco in un universo oscuro, misterioso, perturbante ma forse anche rivelatorio. La mostra dava così forma ad un dialogo fra arte, illusione, magia e alterazione della percezione in assonanza sia con la grande tradizione della storia dell'arte della tarda modernità, sia con le istanze proposte ed esplorate da Susan Hiller durante il workshop con i giovani artisti The Dream Seminar II.

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