Matt Mullican
The Meaning of Things
MOSTRA
6 Luglio–6 Settembre 2013
Spazio Culturale Antonio Ratti
Nucleo centrale della mostra era Untitled, set di quattro stendardi realizzato da Mullican per la sua personale a Le Magasin di Grenoble (1990) e da allora esposto solo un'altra volta in ragione delle sue dimensioni. Gli stendardi contengono un repertorio di figure stilizzate che, seguendo un codice elaborato dall'artista, riassumono gli aspetti fondamentali del reale e dell'esperienza umana. I simboli sono suddivisi in cinque aree di colore diverso: rosso (la comprensione soggettiva), nero (il linguaggio), giallo (le arti), blu (il mondo in quanto vita e significato di cui facciamo esperienza in modo inconsapevole) e verde (gli elementi fisici). Il linguaggio visivo dei banner è estremamente immediato e comprensibile, simile a quello dei loghi commerciali, della segnaletica urbana o dell'araldica, paragone calzante, dato il contesto in cui l'opera sono stati esposti. Al tempo stesso il significato dei simboli, così come l'architettura del sistema che li comprendeva, richiedevano allo spettatore la conoscenza del codice soggettivo elaborato dall'artista.
Entrando nella chiesa il primo banner, di colore rosso, è la parte del sistema che l'artista chiama "cosmologia" e che racchiude simboli che rappresentano "Dio", il "Paradiso", l'"Inferno", il "Fato", ecc. Tuttavia, come spiega Mullican, la sua cosmologia è in realtà una meta-cosmologia, una riflessione artistica sul modo in cui costruiamo collettivamente un'immagine del reale: «La mia cosmologia è un modello di cosmologia; non è una cosmologia. Una cosmologia non è un fenomeno formale, ma sociale; è una struttura di convinzioni, una struttura di valori condivisi». Una struttura come quella del Cristianesimo, ad esempio, che ha determinato la forma dell'edificio di San Francesco. Completavano la mostra alcune opere (tra cui le serie di stampe esposte su tavoli e in teche) che offrivano allo spettatore ulteriori chiavi di accesso al complesso "sistema di sistemi" inventato dall'artista.