Download (PDF)

Ascolta su Soundcloud

“Mi chiedo se vi sia realmente un posto per l’arte in un mondo che è dominato in maniera crescente e militante, e persino terrorizzato, dalla tecnica e dalla tecnologia, dai media, dai divertimenti, dal consumismo e dalla superficialità”: Jan Hoet esprime così la propria preoccupazione rispetto alla funzione dell’arte nella contemporaneità. Come è possibile reagire a un presente paralizzato dalla paura senza diventare semplici annunciatori di uno zeitgeist apocalittico? Come emancipare la pratica artistica da una funzione di mero decoro o completo distacco dalla società? Camuffamento, ironia, attacco diretto: qualunque siano le strategie adottate dagli artisti per affrontare questa situazione, l’arte deve rimanere ciò che “ci consente di guardare al di là dei bordi della paura”.

Jan Hoet (Lovanio, 23 giugno 1936 – Gand, 27 febbraio 2014) è stato uno storico dell’arte e curatore belga. Dal 1975 è stato direttore dello SMAK di Gent, Belgio, da lui fondato. Ha curato importanti mostre internazionali tra le quali: Chambres d’amis a Gent e Documenta IX (1992) a Kassel. Dal 2003 fino al 2008 è stato direttore del MARTa Herford, museo per l’arte contemporanea e design a Herford.