Corso Aperto - Performances
MOSTRA
25 Luglio 2015
FAR - Villa Sucota, Spazio Culturale Antonio Ratti
Corso Aperto è stato inteso come momento pubblico del lavoro svolto dagli artisti partecipanti al XXI CSAV - Artists' Research Laboratory che si è svolto il 25 luglio a partire dalle ore 15 presso due sedi: dalle ore 15 alle ore 16 presso la Ex Chiesa di San Francesco e dalle ore 16.30 alle ore 21 presso la sede della Fondazione Antonio Ratti; nello specifico si è trattato di un'occasione in cui il pubblico era invitato a condividere progetti realizzati appositamente, progetti che includevano lavori collettivi, indagini personali, documentazione video, esperimenti site-specific e collaborazioni tra il sé e il corpo collettivo.
La prima fase del workshop è stata segnata dalla conduzione serrata di Yvonne Rainer accompagnata dalla curatela di Emanuela De Cecco. Rainer che nel suo percorso ha aperto possibilità inedite sia nell'ambito della danza sia nell'ambito del cinema sperimentale, mettendo in campo una serie di questioni legate alla consapevolezza fisica e politica del corpo, alla costruzione dello sguardo, agli effetti che esso può generare, così come alla precisa volontà di elaborare una resistenza concreta a logiche spettacolari, ha costruito un terreno ideale d'incontro con il gruppo e con i singoli. Il lavoro da lei avviato sull'improvvisazione collettiva, dove è la messa in atto consapevole di alcuni principi strutturali a creare le condizioni perché le singolarità possano emergere, ha generato una comunanza dove lo spazio condiviso è stato costituito dalle domande più che dalle risposte.
Nella seconda fase di lavoro, con la conduzione di Andrea Kleine insieme a Emanuela De Cecco, gli artisti hanno progressivamente iniziato a dare vita ai loro progetti, in dialogo con l'esperienza vissuta a Como, con il loro lavoro prodotto in precedenza, continuando a interrogare la natura stessa della performance e le implicazioni che essa di volta in volta innesca.
Nelle parole di Andrea Kleine i progetti comprendevano:
"Empatia,
giustapposizione, invasione, bastoni, tracce, glutine, lattosio, acqua,
potere materno, mimica, copie, insicurezza, diritto, implosione,
tutorials, 'mansplaining', taccuini, carta stropicciata, sei minuti,
conversazione non-stop, movimento non-stop, disegno non-stop, cuscini,
sedie, un dito del piede ferito, un telescopio, novanta gradi, quaranta
gradi, non è il tavolo, il perché, il metro da sarta, la lista del "non
riprendermi", i mezzi ma non il fine, lo sputare, autorialità ,
Gertrude Stein, passare la maglia, oggetti morti, virgolette, polvere.
Sto facendo un enorme sforzo per essere un pappamolle, ma credo di
essere sul punto di cominciare a capire come farlo."
Strangers by the Lake di Alexis Blake e Eduardo Cachucho può essere visto qui.
Gli artisti partecipanti erano: Harold Batista (USA), Alexis Blake (USA), Barbara Boiocchi (Italia), Mikaela Boxström (Finlandia), Eduardo Cachucho (Sud Africa), Klaas Devos (Belgio), Giovanni Paolo Fedele (Italia), Cassandra Guan (Cina), Clara J:son Borg (Svezia), Przemek Kaminski (Polonia), Emma LaMorte (Canada), Luzie Meyer (Germania), Paulien Oltheten (Olanda), Luna Paese (Italia), Amol Patil (India), Eshan Rafi (Pakistan).