Chiara Buss
I martedì del colore
GIORNATA STUDIO
20 Marzo–24 Aprile 2018
FAR – Villa Sucota
Cinque incontri dedicati a rosso, azzurro e blu, giallo, verde, bianco e nero, dove è stata indagata la relazione tra pregio della sostanza tintoria, la segretissima "bell'arte" della tintura e i significati simbolici del colore, nella cultura occidentale, dal Medio Evo al Novecento ripercorrendo gli itinerari e la storia delle sostanze coloranti sino alla rivoluzione delle tinture di sintesi.Il corso ha messo in evidenza i periodi di crisi economica in cui le colorazioni sature vengono sostituite dalle meno pregiate mezzetinte che, nel tempo diverranno la colonna portante della "novità" e analizzato le tecniche di comunicazione commerciale e mercantile legate ai nomi (sempre nuovi) delle tonalità di colore (sempre le stesse dal 1500 in poi).
Il corso è stato pensato e organizzato per fornire una conoscenza approfondita delle origini e della storia del colore ai dipendenti delle industrie del distretto serico, a professionisti e disegnatori freelance e a
docenti e studenti di scuole professionali e università. Ad ogni conversazione è seguita la discussione sul tema della giornata, davanti ai reperti antichi dalla collezione della Fondazione Antonio Ratti, selezionati per evidenziare le diverse tonalità del colore saturo, sempre messe a confronto con quelle delle mezzetinte. Al termine è stato distribuito un attestato di frequenza e una bibliografia specifica dei temi trattati.
Chiara Buss laureata in storia dell'arte alla Columbia
University di New York nel 1971, specializzata in paleografia alla
Scuola dell'Archivio di Stato di Milano. Nel 1974 inizia gli studi in
storia del tessuto con Donata Devoti dell'Università di Pisa e sino al
1988 scheda i tessuti antichi per la Soprintendenza della Lombardia. Nel
1979 è socio fondatore del Centro Italiano per lo Studio della Storia
dei Tessili e dal 2004 membro del Comité de Direction del CIETA (Centre
International pour l'Etude des Tissus Anciens) di Lione. Ha pubblicato numerosi studi e libri sull'argomento, spesso anche in
edizione inglese e alcuni in edizione francese, tedesca, giapponese e
cinese. Ha insegnato storia dei tessili in scuole specialistiche come la
Domus Academy e la Nuova Accademia di Milano; dal 2000 insegna alla
Scuola di Specializzazione in Storia dell'Arte della Università
Cattolica di Milano e dal 2010 al Fashion Institute of Technology di New
York presso il Politecnico di Milano. Ha progettato e curato numerose
mostre sulla storia dei tessuti e della moda in Europa e nel Nord
America. Ha progettato i primi due cataloghi multimediali di collezioni
tessili in Italia: quello del Museo Poldi Pezzoli di Milano (1995) - per
il quale ha ricevuto il premio Compasso d'oro dalla Triennale di Milano
- e quello del Museo Tessile della Fondazione Antonio Ratti, Como
(1998).
Nel 1990 diviene Curatore della Collezione Tessile della Fondazione
Antonio Ratti di Como, che nel 1998 trasforma in Museo Studio del
Tessuto, che dirige sino al 2006. Dal 2007 al 2011, quale Direttore del
Dipartimento di Arti Applicate dell'Istituto di Storia dell'Arte
Lombarda, dirige il Progetto PSL (La Produzione Serica in Lombardia, dal
15° al 17° secolo) in collaborazione con nove istituzioni europee. In
questo ambito ha curato i volumi 1 e 2 della collana PSL, stampati
contemporaneamente in edizione italiana e inglese e, nel 2014, in
traduzione cinese dal China National Silk Museum.
La sua penultima pubblicazione, I Gonzaga. Cavalieri Vesti Argenti Vino, la magna curia del 1340,
è stata oggetto di un seminario interazionale che ha tenuto presso la
Ecole des Hautes Etudes Scientifiques et Sociales, a Parigi, nel 2018.
20, 27 marzo 2018 e 10, 17, 24 aprile 2018
Fondazione Antonio Ratti
Villa Sucota, via per Cernobbio 19, Como
Programma
Il colore esiste? Il colore quale reazione fisiologica e il colore come esperienza culturale. Colori ed emozioni: categorie linguistiche e categorie culturali.
20 marzo 2018
Rosso
Simbologia. Rosso, il colore del sangue e del fuoco: dalle grotte de Lescaux alla liturgia cristiana, colore del potere laico e religioso, per sempre. Da colore del coraggio e della collera a colore status symbol, sino a divenire il colore del teatro e delle rivoluzioni.
Sostanze coloranti. Porpora di Tiro, cocciniglia polacca e grana delle Baleari, verzino dal Giappone e vermiglio dal Messico: le tinte rosse dall'antichità all'Ottocento. William Perkin e il colorante rosso di sintesi chimica, 1863. Tessuti e loro colori. La lana vermiglia nei tessuti pre-colombiani. La scarlatta, il panno-fino più pregiato nel Medio Evo. Cremisi, morello e rosa-seccha nei velluti aulici del Rinascimento e nelle "divise" principesche. Dalle sete incarnadine della corte di Spagna, sino al ponsò di M.me de Pompadour, per arrivare al rouge-d'enfer sconsigliato alle dame di qualità nella Milano del 1856.
27 marzo 2018
Azzurro e blu
Simbologia. Turchese, colore del cielo dell'Islam. Azzurro e blu in Occidente: da colore povero e negativo a simbolo del culto mariano medievale e della monarchia francese; dal cavaliere innamorato della letteratura cortese alle uniformi militari,
ai blazer dei club privati, sino a divenire il colore preferito degli occidentali nell'era moderna. Sostanze coloranti. Il guado, tesoro di tutti gli stati europei, non solo ottima tintura in azzurro sin dall'Epoca del Ferro, ma indispensabile alla salvaguardia del pannolana.
Indaco dalle Indie e da Bagdad, e poi dalle colonie d'America: procedimenti particolari per la tintura della seta. La battaglia commerciale e politica degli stati d'Oltralpe contro l'impiego dell'indaco. Blu, ultimo colore ad essere sintetizzato, nel 1911. Tessuti e loro colori. Dalle lane alessandrine dei decori copti a quelle turchesi del Kashmir. Dalle blavete medievali alle sete rinascimentali turchine a azul, al céleste del Seicento, dal bleu-d'outre-mer del Rococò al bleu-odalisque di Poiret.
10 aprile 2018
Giallo
Simbologia. Giallo, il colore dell''imperatore in Cina, nella cultura occidentale ha natura ambigua: dall'imitazione dell'oro a segno di discriminazione. Significati del giallo nelle culture ebraica, cristiana e mussulmana medievali, e loro perdurare sino al XX secolo. Sostanze coloranti. Zafferano indiano, bacche di Avignone, ginestra, ma soprattutto, reseda da tutto l'emisfero nord del pianeta. Tessuti e loro colori. Il giallo della discriminazione medievale. Il color d'oro nei damaschi rinascimentali, il payadino alla corte di Madrid tra Cinque e Seicento. Il coda-di-canarino della Rivoluzione francese e il terribile cedrone, usato come punizione dal governo austriaco.
17 aprile 2018
Verde
Simbologia. Verde, il colore dell'Islam. Il verde in Occidente, colore ambiguo: speranza o sfortuna? Il colore dell'aristocrazia o quello della povertà ?Sostanze coloranti. In Europa nessuna sostanza che tinga direttamente in verde. Tessuti e loro colori. Verde sambugato e verdebruno nei damaschi e velluti del Rinascimento; verde gajo e verde pappagallo tra Cinque e Seicento; verde pomo e schizzo d'oca nell'Encyclopédie; lo smeraldino dell'Imperatrice Eugenia de Montijo; acqua del Nilo per Mariano Fortuny. Una collarina della dinastia Ming: verde lo-kao?
24 aprile 2018
Bianco e nero
Simbologia. Dal Medio Evo al XVIII secolo, il bianco è simbolo di pulizia e innocenza, esultanza e trionfo; il nero significa saggezza, ma anche vendetta, lusso, ma anche sobrietà . Dopo il 1860, il bianco diviene segno di lusso e purezza per l'abito da ballo e l'abito da sposa. Il nero diviene la quasi-uniforme dell''abbigliamento maschile, mentre per la donna è al contempo simbolo di seduzione e messaggio di lutto e vecchiaia. Sostanze coloranti. Dal tannino di Aleppo alla limatura di ferro, al legno campeggio americano per un nero sempre più nero. Dallo zolfo al cloro: sbiancare le fibre, dall'antichità al XVIII secolo.