Roberto Pinto
Tra effimero e permanente: prove di arte pubblica a Milano negli ultimi vent'anni – Campo Umano
CONFERENZA
22 Settembre 2019
Villa Olmo
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Roberto Pinto ripercorre alcune esperienze curatoriali di arte pubblica a Milano: dal progetto Subway nella metropolitana nel 1998 fino al recentissimo ArtLine Milano collezione di opere d’arte a cielo aperto che si sviluppa all’interno del parco pubblico dell’area di trasformazione di CityLife.
Roberto Pinto ha insegnato Storia dell’Arte presso l’Accademia Albertina di Torino, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, l’Accademia Carrara, di Bergamo e l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal febbraio 2006, lavora come ricercatore all’Università di Trento e dal novembre 2012 all’Università di Bologna. Fin dal dicembre 1988 scrive per Flash Art Magazine, prima come redattore e poi, dal gennaio 1993 al marzo 1996, come caporedattore. Nello stesso periodo, collabora anche con Artis, Papier Libre, Art in America, Janus, Tema Celeste, Juliet, Correnti di Marea, Il Giornale dell’Arte, Luci e Design, Linea d’Ombra e con Il Manifesto e L’Unità. Dal 1993 collabora con Radio Popolare. Fra i suoi scritti: Lucy Orta, Phaidon, Londra 2003; Nuove Geografie Artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, Postmediabooks, Milano, 2012; Artisti di Carta. Territori di confine tra arte e letteratura, Postmedia Books, Milano 2016. Fra le mostre da lui curate: Subway, 1998, Milano; Arte all'arte, 2000; Transform, 2001, Trieste; Short Stories, 2001, Milano; Americas Remixed, 2002 Milano; Dimensione Follia, 2004, Galleria Civica di Trento; Spazi Atti (con J.H. Martin), 2004 PAC, Milano; Confini (in collaborazione con Cincinelli e Collu), 2006, Museo Provinciale Nuoro. Ha inoltre curato l’ottava edizione del simposio di arte contemporanea La generazione delle immagini ed è stato curatore della V Biennale di Gwangju, Corea (2004), della III Biennale di Tirana (2005) e della X/XI/XII/XIII edizione di CSAV – Artists’ Research Laboratory della Fondazione Antonio Ratti, Como. Al momento è il curatore del progetto Artline (Parco di Scultura Permanente), Milano.