Corso Aperto ha avuto luogo presso lo Spazio Culturale Antonio Ratti a Como, sede del laboratorio condotto da Joan Jonas, per poi proseguire, attraverso un percorso guidato, in vari luoghi della città dove verranno presentate performances ed installazioni. Tra gli artisti presenti a San Francesco, Alicia Frankovich attraverso una performance "ha testato" il suo corpo, prendendolo a misura dello spazio architettonico della grande ex-chiesa mentre Michele Bazzana ha animato la navata con un mini-elicottero giocattolo. L'intervento di Invernomuto prevedeva un'istallazione all'ingresso, che ha costretto i visitatori a percorrere un tunnel, mentre Luigi Presicce ha suonato uno strumento musicale autoprodotto, solo quando non era visibile dagli spettatori. Johanna Torkkola, Line Ellegaard, Martina Della Valle hanno reagito alla suggestione dei resti della fabbrica Ticosa (recentemente rasa al suolo) attraverso azioni performative nelle strade di Como, mentre alcuni degli artisti partecipanti al workshop hanno interagito all'interno della sede della Fondazione Antonio Ratti, con lavori ispirati sia dall'edificio stesso, che dalla storia e dagli avvenimenti che caratterizzano la FAR. Tra gli altri, Ryan Siegan Smith ha realizzato un'installazione all'interno del Museo Studio del Tessuto, dove ha esposto le calze di tutte le persone coinvolte nel Corso.

Gli artisti partecipanti erano: Michele Bazzana (Italia), Jacopo Candotti (Italia), Martina Della Valle (Italia), Line Ellegaard (Danimarca), Alicia Frankovich (Australia/Nuova Zelanda), Daniele Genadry (Libano), Yuki Higashino (Giappone), Invernomuto (Italia), Jamie Macchiusi (Australia), Jacopo Miliani (Italia), Primoz Novak & Nika Oblak (Slovenia), Helena O'Connor (Irlanda), Luigi Presicce (Italia), Moira Ricci (Italia), Anna Rispoli (Italia), Shoggoth (Italia), Ryan Siegan Smith (UK), Alberto Tadiello (Italia), Johanna Torkkola (Svezia).