Fondazione Antonio Ratti

Haim Steinbach

Ancora una volta il mondo è piatto

CONFERENZA
3 Luglio 1999
Spazio Culturale Antonio Ratti

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Il Visiting Professor Haim Steinbach passa in rassegna i propri progetti in riferimento ai concetti di “cornice” e “collezione”. Estremamente affascinato dagli oggetti, che vede come elementi comunicativi, l’artista ne indaga le qualità formali e funzionali, sottraendoli da un contesto dato (la cornice) nel tentativo di guardarli in maniera non-strutturata e agerarchica, svincolata da un utilizzo normativo. Nella costruzione continua di una collezione personale, che è già parte del processo artistico in quanto implica delle scelte, Steinbach si interroga sulle relazioni che gli oggetti possono avere tra di loro e in relazione ad un nuovo contesto. Decide dunque di non intervenire direttamente sulla materialità degli oggetti, ma sulla loro giustapposizione e sulla loro cornice, ovvero sul display e sul contenitore. Chiamando in causa gli spazi istituzionali e le collezioni private, i lavori di Steinbach si basano sulla continua risifignicazione generata dalle nuove collocazioni, ovvero dai confronti con contesti e collezioni sempre diverse, in una dinamica relazionale che guarda alle strutture e le investiga.



Haim Steinbach (Rehovot, Israele, 1944) vive e lavora a New York. Steinbach è divenuto cittadino americano nel 1962 e ha completato i suoi studi al Pratt Institute di New York, all'Università Aix-Marseille e Aix en provence e alla Yale University di New Haven. La sua attività artistica inizia negli anni Sessanta con opere che indagano le qualità estetiche e sociali degli oggetti, realizzando strutture, cornici e le famose mensole concepite per la presentazione di oggetti, che possono essere "naturali" o di uso comune. Steinbach ha ridefinito radicalmente lo status dell'oggetto nell'arte, esplorando il contesto psicologico, culturale e rituale dell’opera d’arte e il suo ruolo nella produzione di significati. Dagli anni Ottanta, il suo lavoro si pone come un fondamentale punto di riferimento delle tendenze artistiche contemporanee.

L'artista ha partecipato a importanti collettive come El arte y su doble (Madrid, 1986), Metropolis (Berlino, 1992), Documenta 9 (Kassel, 1992) e alla Biennale di Venezia del 1993 e del 1997. Ha anche esposto in numerose personali tenutesi in sedi prestigiose come il Capc Musée d'art Contemporain, Bourdeaux (1988); il Guggenheim Museum, New York (inisieme a Ettore Spalletti, 1993); il Castello di Rivoli (1995) e il Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig Wien, Vienna (1997). Attualmente insegna alla School of Visual Arts di New York.

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