Fondazione Antonio Ratti

Marco Senaldi

Ho scritto Ti Amo sulla sabbia - Linguaggio e Spirito dell'arte contemporanea

CONFERENZA
17 Luglio 1999
Spazio Culturale Antonio Ratti

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A partire dalla svolta linguistica, ovvero dall’“affermarsi imperioso della linguistica, della semiotica, dello strutturalismo et similia nella sfera delle scienze umane e nell’arte”, Senaldi racconta l’evoluzione dei rapporti tra arte e linguaggio lungo il corso del Novecento fino a motivare l’utilizzo del mezzo audiovisivo nel concettuale, nelle performance e nelle opere site-specific.

Introdotto già con il cubismo e il futurismo, è solo con il concettuale che il linguaggio si radicalizza nella pratica artistica, che viene considerata un fenomeno di comunicazione e significazione al pari degli altri fenomeni culturali. Il concettuale stabilì un’identità fondamentale tra arte e codice comunicativo in quanto tale laddove le avanguardie si limitavano a sostituire un codice preesistente con un altro. Nonostante i lavori concettuali si siano progressivamente arresi alla materialità e alle economie di mercato, l’estremismo linguistico degli anni Sessanta e Settanta continua a sopravvivere in una contraddizione che l’arte non può ignorare. “La contraddizione resa esplicita dal concettuale, lungi dal segnare il successo della semiotica in quanto analisi linguistica del mondo, in verità rivela lo scacco intrinseco su cui si fonda il linguaggio stesso, ossia ogni sistema simbolico, che fonda la sua traducibilità sull’intraducibile, il dicibile sull’indicibile, il linguistico sul non-linguistico, il semiotico sul non-semiotico ecc.”. Richiamandosi alle tesi semiologiche di Pasolini per cui la realtà è un linguaggio che riesce a comprendere se stesso solo rispecchiandosi nel suo statuto audiovisivo, ovvero la sua lingua scritta, attribuisce all’impulso concettuale il merito di “far emergere la generalizzata dialettica del concetto, che obverte le cose stesse portandole a verità del loro statuto audiovisivo, o semplicemente collocandole nello “stadio-video””.


Marco Senaldi (1960) è un professore, PhD, teorico e curatore d’arte contemporanea. Ha insegnato all’Università di Milano Bicocca, alla IULM di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha curato diverse mostre internazionali, tra cui Critical Quest (1993), Cover Theory - L’arte contemporanea come reinterpretazione (2003), Il marmo e la celluloide (2006), Fuori Fuoco – visioni video (2012). Collabora con Flash Art e ha scritto articoli per artribune, Il manifesto, Il corriere della sera e Alfabeta2. Lavora come autore televisivo per Rai e Mediaset, e ha pubblicato numerosi saggi in cui confronta filosofia, cinema e arte.

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