Mescolando poesia e umorismo, Durham realizza sculture con materiali di scarto che trova e colleziona. In molte delle sue opere, oggetti artificiali interagiscono con elementi naturali - come pietre e massi - che per l’artista possiedono un valore simbolico. In Stones Rejected by the Builder, un tubo anti-funzionale evita una grossa pietra posta a terra e collega ironicamente il prato all'edificio, riflettendo sulle esigenze dell'uomo in contrasto con i limiti imposti dalla natura. Per Durham la pietra rappresenta la massima espressione della forma scultorea, poiché è un elemento entropico in continua evoluzione, un oggetto statico potenzialmente attivo che in qualche modo incarna il miracolo della natura. Questa installazione, iniettata da un sottile sarcasmo, è stata concepita in relazione al territorio e si mimetizza senza sforzo nell’ambiente circostante.