Fondazione Antonio Ratti

Stefano Boeri

Multiplicity

CONFERENZA
16 Luglio 2004
Spazio Ex-Ticosa

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Stefano Boeri parla della sua attività di direzione della rivista Domus e di alcuni progetti del collettivo Multiplicity in relazione ad una rinnovata attenzione nei confronti dei contesti locali, che sono i luoghi in cui si rendono visibili le grandi tensioni della globalizzazione, le trasformazioni che portano con sé e l’attrito con le identità verticali dei luoghi stessi. La nuova linea di Domus vuole spostare l’attenzione dal progetto architettonico allo studio degli spazi, che implica un’eccedenza di conoscenze transdisciplinari che non sono necessariamente utili ai fini del progetto. Lo studio dei contesti locali, dei dispositivi dinamici di cui sono composti e delle modalità con le quali spazi e umani si influenzano reciprocamente non mira ad ampliare le conoscenze architettoniche, ma quelle sociali, culturali e politiche di cui l’architettura può essere parte. In breve: a comprendere meglio come muoversi nel contemporaneo. Da qui la scelta di servirsi di una pluralità (multiplicity, appunto) di voci e prospettive per indagare uno stesso oggetto.

Stefano Boeri (Milano, 1956) è un architetto, urbanista e curatore italiano. Già professore Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, ha insegnato come guest professor in diversi atenei internazionali, tra i quali l’Harvard Graduate School of Design di Cambridge, l’Istituto Strelka di Mosca e il Berlage Institute di Rotterdam. Oggi dirige il Future City Lab della Tongji University di Shanghai, un programma di ricerca post-dottorato che anticipa la mutazione delle metropoli planetarie, dal punto di vista della biodiversità e della forestazione urbana. Il suo lavoro spazia dalla produzione di visioni urbane e architetture fino all’interior e al product design, con un costante focus sulle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani. Tra i suoi lavori, il Bosco Verticale di Milano, la Villa Méditerranée a Marsiglia, il masterplan di Expo 2015 e la riconversione dell’ex Arsenale della Maddalena in Sardegna.

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